martedì 4 febbraio 2014

Lucien Freud

Lucien Freud
Nipote del padre della psicolanalisi Sigmund Freud, Lucien è stato tra gli artisti contemporanei più importanti degli ultimi tempi.
La sua arte è cruda, è tragedia, è ricca di verità e realtà e si staglia sulla tela in modo molto forte e prepotente.
Lontano dalla ricerca "del bello" del lontano classicismo, riproduce dettagli che fanno "sentire la carne", come egli stesso disse durante un'intervista.
I suoi soggetti prediletti sono ritratti di amici, conoscenti e persone a lui vicine.
Fondamentale per la sua esperienza artistica è stato l'incontro con Fracis Bacon che gli ha trasmesso il tormento riprodotto nelle tele in modo, tuttavia, differente. Esso, infatti, non è dato dalla distorsione della forma come in Bacon, ma dall'estrema e cruda realtà con il quale Freud riproduce la realtà, come vediamo dall'opera qui riportata.

martedì 28 gennaio 2014

Leonid Afremov, l'impressionismo contemporaneo

Leonid Afremov


I suoi quadri sono uno più bello dell'altro.
Con piccoli colpi di spatola utilizzata per stendere il colore al posto del pennello, Leonid Afremov realizza dipinti molto suggestivi.
La tecnica utilizzata ci ricorda l'impressionismo di Monet, Renoir, Dega,..con un pizzico di modernità.
I soggetti prediletti sono paesaggi dove gli alberi, l'autunno e la luce che si infrange sulle superfici la fanno da padrone e trasmettono un senso di pace e serenità, una sorta di ricerca dell'equilibrio interiore.


La scelta cromatica è forte e satura, rossi, gialli, verdi che si contrappongono in composizioni perfettamente equilibrate ad azzurri, blu e bianchi. Il bianco in particolare è utilizzato nella sua vera accezione di "presenza di luce" (ricordiamo, infatti, che per definizione il bianco NON è un colore), una luce forte e fredda che si impone prepotente nella composizione.


Nato in Bielorussia nel 1955, Afremov ha avuto un passato decisamente lontanto dalla pace e tranquillità che traspaiono spesso dai suoi quadri: perseguitato dall'antisemitismo bielorusso emigrò in Israele con la famiglia dove, però, venne ghettizzato e in seguito costretto a rifugiarsi negl USA. 
Durante tutti questi anni il suo lato di artista venne snobbato e i suoi dipinti perlopiù regalati ad amici e parenti.Particolare risulta la svolta che l'artista ebbe e che lo portò ad essere uno dei pittori contemporanei più apprezzati: nel 2004 iniziò con la compravendita on-line, eBay per la precisione, e proseguì con la partecipazione a diversi talk ricevendo anche commenti positivi da psicologi e dottori che definivano la sua arte rilassante.

sabato 25 gennaio 2014

Tamara De Lempika, Kizette al balcone

Tamara De Lempika, Kizette al balcone, 1927, 130x80,8 cm, oil on canvas
La pittrice polacca raffigura in questa sua opera un ritratto della figlia Kizette, utilizzata spesso come modella nei suoi quadri.
La giovane viene rappresentata come una fanciulla in una posizione statica che fissa pazientemente il suo sguardo verso l'osservatore.
Le forme risentono fortemente dell'Art Decò, come tutta la produzione artistica della pittrice che si avvicina molto all'arte atratta, in particolare al cubismo. L'influsso di quest'ultimo è particolarmente visibile nello sfondo in cui Lempika riproduce un paesaggio dalle forme schematiche e appuntite che si contrappongono, e fanno emergere, il ritratto della giovane dalle forme morbide e dolci.
L'aspetto cromatico è delicato e giocato sui toni del grigio e del giallo, ancora una volta contrapponendosi alle forme dure del paesaggio e costituendo anche una differenza dalla corrente cubista.
Bronzino, Bia De Medici, 1542
Alcuni studiosi considerano il dipinto come una reinterpretazione di un quadro del Bronzino, il quale a metà del '500 dipinge un ritratto di Bia de Medici

giovedì 23 gennaio 2014

Chuck Close, Phil

Chuck Close, Phil, 2011-12
Un quadro nel quadro è la definizione attribuibile all'intera produzione artistica del pittore americano Chuck Close.
Specializzato in ritratti, in particolare di personaggi famosi, la tecnica che utilizza è quella "pixxellation", ovvero la riproduzione dei singoli quadratini che compongono l'immagine nelle foto digitali a bassa risoluzione.
L'artista lavora attraverso una maglia di quadrati ruotata di 45° in cui vi dipinge simulando l'incidenza della luce sul viso del soggetto in modo tale da realizzare i contrasti chiaroscurali che caratterizzano le forme.
Il risultato è un ritratto molto accurato che può essere contemplato nella sua interezza unicamente sostando a una determinata distanza: più si avanza verso il dipinto, infatti, più si perderà la cognizione di ciò che stiamo osservando.

Questa foto mostra l'artista all'opera intento a riempire uno dei quadratini

mercoledì 22 gennaio 2014

Omaggio a Marinetti, Antonio Montanaro

Antonio Montanaro, Omaggio a Marinetti, 2010
Un chiaro riferimento alla pittura di Pollock è l'intera produzione di Montanaro, che nei suoi Omaggi a vari personaggi famosi, storici e non, riproduce anche un ritratto proprio dell'artista al quale si è ispirato.

Molto suggestivi nell'insieme, l'artista riesce a rendere il volto del soggetto attraverso un intreccio di linee colorate che utilizza con maestria al fine di creare i vuoti e i pieni, le ombre e le luci, senza l'ausilio di contorni definiti o un disegno di base.

In questo quadro ritrae Filippo Tommaso Marinetti, colui che ha portato alla nascita del Fururismo, utilizzando il colore bianco per definire una luce, forte, che impatta sul volto del soggetto.